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.:: (2011) - Bosnia

 

Venerdì 1 luglio - Mostar – Medjugorje – Makarska

Partiamo di buon mattino e usciamo da Dubrovnik passando sul bel ponte posto alla fine della città direzione nord sull’unica strada che porta a Spalato. La macchina è una favola ma ancor di più è affascinante il paesaggio che cambia ad ogni curva. Ad un certo punto troviamo la dogana con la Bosnia (pochissimo controllo) e dopo circa 20 km (finita la striscia di mare della Bosnia e che spezza in due la Croazia) di nuovo dogana e rientriamo i n Croazia. Proseguiamo sempre in direzione nord per alcuni Km e poi giriamo verso l’entroterra dove arriviamo ad una nuova dogana con la Bosnia (questa volta i controlli sono accurati). Superata la dogana ci dirigiamo verso Mostar una delle città simbolo della guerra balcanica e altro centro patrimonio Unesco.

Arrivati il primo impatto non è dei migliori, perché la periferia si trova in uno stato di degrado, ci colpisce innanzitutto vedere scheletri di case e palazzi bucherellati retaggio del conflitto e per le strade diversi bambini a  piedi scalzi che chiedono l’elemosina.

Entriamo nella città vecchia e all’interno delle mura la situazione è decisamente migliore, infatti il centro strorico è più curato e pulito. Siamo fortunati, parcheggiamo dalla parte cristiana vicinissimo al simbolo di Mostar: il celebre ponte di pietra, lo Stari Most, che unisce la parte cristiana con quella musulmana della città, divise dal fiume Neretva.

Il ponte fu distrutto nel 1993 ed è stato ricostruito con i soldi dello stato italiano e da una ditta italiana nel 2004. Percorriamo un vialetto ciottolato pieno di negozietti che vendono souvenir ed arriviamo al ponte.

E’ affollatissimo (devono essere arrivati alcuni bus turistici), per cui ci affrettiamo a passarlo e passiamo sul lato mussulmano anch’esso movimentato e pieno di negozietti.

Andiamo a visitare la moschea prima dell’arrivo dell’orda dei turisti.

Il tempo di affacciarsi sul fiume, fare qualche foto, fare qualche piccolo acquisto e torniamo al ponte simbolo della divisione e al tempo stesso del tentativo di unione delle due anime religiose della Bosnia, questa volta molto meno affollato così ci è più facile ammirare la sua bellezza e la sua armonia architettonica. Bello anche il panorama sul fiume con le sue sponde verdeggianti.

Torniamo alla macchina e lasciamo Mostar.

Puntiamo su Medjugorje, quindi percorriamo una strada non comodissima risalendo un altopiano con un paesaggio desolato e montagnoso fin quando di colpo compaiono negozi, alberghi, ristoranti e tantissimi pullman (quasi tutti italiani) a ridosso del Santuario.

Visitiamo il Santuario e il vasto piazzale retrostante dove è presente una statua della Vergine.

Facciamo uno spuntino in un ristorante nei pressi e subito dopo raggiungiamo il luogo preciso dell’apparizione della Madonna ai sei ragazzini ora veggenti: la collina delle Apparizioni (Podbrdo). La collina si trova nella frazione di Bijakovici, dove abitavano i sei veggenti, a 1,5 Km dalla Chiesa di San Giacomo. Salire sulla collina (anche per il caldo opprimente) è faticoso sia per la forte pendenza e sia per il fondo ricoperto quasi completamente da pietre aguzze e senza un vero e proprio sentiero.

Sulla sommità c’è una statua della Madonna dove i pellegrini si raccolgono in preghiera.

Lasciata la collina ci rimettiamo in macchina e lasciamo Medjugorje passando sotto il Krizevac (il monte della croce). La visita (a differenza ad esempio di Fatima) non ci ha particolarmente colpiti,  il sentimento delle persone era sincero ma tutto il business intorno ci ha un po’ deluso.

Ritrovare la via per Spalato non è stato semplice, ci si può trovare, come è successo a noi, in tortuose e lente vie di montagna. Comunque alla fine vediamo la nuovissima autostrada che porta a Spalato e la prendiamo. Durante il viaggio di avvicinamento alla città vediamo l’indicazione per Makarska e a 200 metri dallo svincolo decidiamo di cambiare programma e puntare direttamente sulla sua rinomata riviera per fare tappa fissa per le nostre vacanze, per cui usciamo dall’autostrada.

Torniamo quindi indietro, per una trentina di Km, su una strada panoramica tutta in discesa veramente affascinante fino ad arrivare a Makarska.  Ci colpiscono le tante persone ai bordi delle strade che con cartelli offrono alloggio nelle loro case. Noi prima proviamo in qualche albergo, ma i prezzi sono veramente esorbitanti, poi dopo aver visto alcune offerte di privati (da 30 a 60 €) che vanno dalla singola stanza a miniappartamenti decidiamo di prendere nonostante il prezzo (80 € al giorno) ed il fatto che si trovi al 5° piano senza ascensore un appartamento in quanto (a parte la grandezza e il fatto che è nuovissimo) ha un bel balcone che si affaccia sul mare e sulle isole prospicienti. In più la padrona ci offre oltre ad una bottiglia di vino e una di vodka, la sua pennetta per navigare su internet.

Oramai sera scendiamo sul lungomare per cena (su consiglio della signora dell’appartamento) e ci fermiamo tra i tanti ristoranti al “Dinner’s delight” (ad occhio ci sembrava il più pulito) e visto che volevamo mangiare sui tavoli in riva al mare, ci hanno offerto l’aperitivo finché non si è liberato un tavolo. Ottima cena a base di pesce e prezzo veramente conveniente, 30 € in due compreso le bevande.

Poi passeggiata serale, rientro a “casa” e ammazzacaffè al fresco sul balcone con vista panoramica.

 

 

 

 
 
 

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