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.:: (2008) - Arches NP - Mesa Verde NP

 
Martedì 1 luglio - Capitol Reef NP – Moab

Lasciato il Bryce Canyon, prendiamo di nuovo la 12 in direzione est fino ad Escalante, poi sempre sulla 12, puntiamo a Nord attraversando la Dixie National Forest fino a Torrey. Questo pezzo di strada è veramente bello, sale e scende, a volte più ripidamente, altre dolcemente passando tra piccoli canyon e sterminate vedute di vallate di roccia bianca e nella parte finale una grande vallata con verdi praterie e rigogliose foreste.

A Torrey lasciamo la 12 deviando verso est lungo la 24 ed entriamo nel Capitol Reef NP (a torto non molto pubblicizzato) e attraverso la Scenic Drive assistiamo ad uno scenario che passa da formazioni rocciose di colore rossastro, ad altre rocce dal bianco al nero, dal rosso al grigio con punte di giallo e verde. Ogni colore è poi associato a forme completamente diverse delle rocce. Chiaramente ci fermiamo per fare le foto ma come da programma non ci perdiamo tanto tempo in quanto dobbiamo arrivare entro sera a Moab.
Infatti proseguendo sulla 24 fino alla 70 e poi prendendo la 191 direzione Sud arriviamo a Moab poco dopo le 6,30. Subito prima di entrare nella cittadina, ci fermiamo all’Arches NP ed entriamo per avere un’idea su cosa ci aspetta l’indomani.

Ci fermiamo al primo punto panoramico dove rimaniamo colpiti dalla vastità e dalla bellezza del parco (ma questo non è niente in confronto a quello che vedremo il giorno dopo).
Arrivati a Moab (3 Km dall’Arches NP) troviamo alloggio al locale Super8 (buonissimo, 90 $ a camera).
Cena in un ristorante vicino e passeggiatina serale nella cittadina, carina, piena di motel e come al solito sviluppata tutta lungo la strada principale. Moab offre tante opportunità di fare sport (canoa, mountain bike, trekking, peccato essere di corsa!!!).

Mercoledì 2 luglio - Arches NP – Mesa Verde

Come al solito giù dal letto presto e dopo una veloce colazione, siamo già guardando il fiume Colorado alle porte di Moab. Subito dopo entriamo nel parco.
Si tratta di uno dei parchi più particolari, mille archi naturali in pietra, modellati dal vento e dall’acqua nel corso del tempo. E’ Meno affollato degli altri più famosi parchi, invece non ha nulla da invidiare ad essi. Una strada asfaltata, comodamente percorribile in auto, lo attraversa in tutta la sua lunghezza. Noi la percorriamo tutta fino alla fine (Devils Garden).

Lasciata la macchina, percorriamo un sentiero di circa 2 Km per arrivare al Landscape Arch (veramente bello con i suoi 90 metri di ampiezza). E giù foto!
Il caldo comincia a farsi sentire fortunatamente (così come consigliato da tutte le guide e da tanti cartelli in loco) eravamo ben provvisti di acqua. Non arriviamo al Double Arch perché distante, ma visitiamo sempre nelle vicinanze il Navajo Arch, il Pine Trree Arch e il Tunnel Arch. Tornati alla macchina. Ripercorriamo la strada asfaltata in senso contrario, ci fermiamo ad ammirare il Sand Dune Arch e al Furnace Viewpoint. Poi ci dirigiamo verso il più famoso arco che è anche il simbolo dell’Utah, il Delicate Arch (veramente maestoso nella sua collocazione).

Delicate Arch

E’raggiungibile da un sentiero di circa 4 Km (2 ore sotto il sole), ci rinunciamo sia per il caldo e sia per il tempo a disposizione. Per cui ci accontentiamo di ammirarlo a partire dal Lowel Delicate Arch Viewpoint e poi percorrendo un sentiero in salita fino all’Upper Delicate Arch Viewpoint .
Passiamo poi al Double Arch, al Turret Arch e alle “Windows”. Poi ultima sosta al Pietrified Dunes Viewpoint.
Quasi al limite dell’insolazione, lasciamo il parco.
Ci rifocilliamo velocemente con panini e birra fresca al primo posto di ristoro e poi subito partenza per la prossima meraviglia.

Nel programma originario dovevamo stare 2 giorni a Moab dedicando maggior tempo all’Arches NP e visitando velocemente anche Canyonlands NP e il Dead Horse Point che sono vicinissimi. Ma avendo deciso di andare anche a San Diego accorciamo la permanenza a Moab (tanto una cosa simile al Dead Horse P. lo vedremo a Page).
Quindi lasciamo Moab alle 2 di pomeriggio e riprendiamo la 191 direzione sud, a Monticello deviamo sulla 491 direzione sud-est lasciando l’Utah ed entrando nel Colorado arrivando così al Mesa Verde NP  (l’altopiano verdeggiante) che domina tutto il sud-ovest del Colorado da 600 metri d'altezza.

Nel fare il programma non sapevo molto di questo parco, l’ho inserito nel viaggio perché avevo visto alcune foto, ma si è dimostrato davvero interessantissimo riscontrando il parere favorevolissimo di tutti noi.

Il primo impatto è stato il favoloso panorama che si è aperto ai nostri occhi arrivati in cima all’altopiano, ma l’attrattiva principale del parco sono le abitazioni Anasazi.
Si tratta di abitazioni perfettamente conservate risalenti a circa il 1200 d.c. dove una tribù nomade di indiani Anasazi, per l’appunto, visse per oltre un secolo. Sono abitazioni costruite nelle rocce delle pareti del canyon, accessibili solo tramite scale scavate nella roccia o a pioli in legno.

Le più importanti nonché più belle sono Cliff Palace e soprattutto Balcony House. Purtroppo per poterle visitare (si viene accompagnati dai ranger) bisogna prenotarsi di solito nella mattina.

Visto l’orario, l’accesso non era più possibile, quindi ci accontentiamo di ammirarle dall’alto percorrendo in auto la Ruin Road, una strada che corre lungo il Rim del canyon con numerosi punti panoramici. Ce li siamo fatti tutti quindi anche quelli del Cliff Palace e della Balcony House e con mio immenso piacere (ricordatevi che sono un collezionista di Tex Willer) quello denominato Navajo Canyon.

Usciti a malincuore dal parco, vista l’ora tardi, rinunciamo ad arrivare a Durango (altri 60 Km) e torniamo indietro fino a Cortez (solo 10 Km) dove troviamo alloggio al motel Econo Lodges (buono), per 88 $ a camera. Cena al locale Pizza Hant, poi gelato preso da MD con comica finale in quanto (come nei film tipo Happy Days) siamo stati serviti rimanendo in macchina ed è stato difficile farsi capire tramite interfono.

 

 

 

 
 
 

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Monument V. - Antelope C.

 

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