| guestbook | e-mail
 
           
 
 
 
 

.:: (2009) - Kusadasi - Canakkale

 
Giovedì 2 luglio – Kusadasi - Efeso

Giornata più rilassante, dedicata alla visita della città di Efeso.
Efeso era un'importante e ricca metropoli dell’Asia Minore quando Atene era ancora politicamente poco influente e Roma neppure fondata.

Le sue grandi fortune furono il porto commerciale (oggi il mare dista alcuni kilometri) e il culto di Artemide.

Quella che visiteremo è la terza città di Efeso, in quanto ce n'erano altre due, precedenti, che sono state sepolte per costruire le nuove (Çağla, la nostra guida, è veramente un pozzo di scienza).

Per cui, con calma, si fa colazione e alle 9.30 siamo dinanzi l’ingresso del sito archeologico.

Peccato, però, che ci sia tantissima gente, a Kusadasi fanno tappa le crociere sul Mediterraneo, per cui tantissimi croceristi divisi in più gruppi hanno prenotato l’escursione ad Efeso. Quasi quasi rimpiangiamo la solitudine di Aphrodisias.

Comunque ci facciamo coraggio (e largo tra la gente) ed iniziamo la visita dall’ingresso superiore (così, visto il caldo, andiamo in discesa) e quindi dalla Porta di Magnesia da dove inizia la via sacra.

Si inizia dall'agorà statale (centro politico della città), il pritaneo (l’antico municipio), il tempio di Domiziano, l’odeon (il teatro piccolo capace di contenere 1.400 persone dove si riuniva il consiglio cittadino).

Scendiamo poi lungo la “via dei Cureti”, ammirando in ordine la fontana di Traiano (risalente all'inizio del II secolo d.c. la cui altezza originaria era di 12 metri, anche se adesso resta ben poca cosa), il tempio di Adriano (con vari bassorilievi raffiguranti la caccia al cinghiale, la lotta delle amazzoni e altro), il monumento di Memmio, le terme di Scolastica, le latrine e la casa di tolleranza (parti integranti delle terme).

Al termine della via dei Cureti, quasi come sfondo scenografico, sorge la famosissima Biblioteca di Celso. Una meraviglia che da sola vale la visita.

Quasi intatta nelle sue strutture, è l'edificio più imponente.

E’ a due piani e la facciata è dotata di colonne intarsiate con iscrizioni in greco e romano. Fu fatta costruire in memoria di Celso Polemaenus.

Era dotata di 12.000 rotoli di papiro, distrutti purtroppo durante l'invasione dei Goti. All'interno ci sono quattro copie di statue di donna che rappresentano le virtù, gli originali sono a Vienna (ancora grazie Çağla).

Da un foro si vede il sarcofago di Celso nella sua cripta.

Rimaniamo diverso tempo ad ammirare (e fotografare) questa meraviglia, poi percorriamo la “via marmorea”, fronteggiata dal tempio di Serapide e dall’agorà commerciale fino ad arrivare al monumentale Teatro grande con 24 mila posti ed una scena a suo tempo alta 18 metri.

E' veramente impressionante oltre che ben conservato.
Ci avviamo verso il parcheggio e ci accorgiamo che è stato allestito uno spettacolo in costume sugli antichi romani a beneficio dei croceristi. Ci soffermiamo un po’ e poi lasciamo il sito archeologico.

Subito dopo ci dirigiamo al vicino Bulbul Dag (Colle dell'usignolo) sul cui pendio occidentale sorge una modesta e semplice casa in mattoni, la “Casa della Madre Maria”  che i turchi chiamano Meryem Ana Evi, dove una tradizione vuole che abbia vissuto gli ultimi anni della sua vita la madre di Gesù assistita dall'apostolo Giovanni.

Attualmente è un santuario, meta di pellegrini sia cristiani che musulmani, provenienti da tutto il mondo.

Tant’è vero che appena arrivati abbiamo sentito ufficiare un rito religioso in lingua italiana (l’opera pellegrinaggio di Roma era lì).

All’interno della casa, due vani identificati come il soggiorno e la camera da letto della Vergine, c’è un piccolo altarino (nella prima) e verso l’uscita si notano i doni portati da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.

Terminata la visita ci rechiamo a pranzo in un ristorante in mezzo alla montagna (rustico ma carino) dove, all’aperto,, finalmente, dopo tanta carne, abbiamo mangiato pesce (anche se erano trote) e come frutta finalmente ciliege.
Rientriamo in Hotel verso le 15.00 e alle 16.00 siamo già in giro per Kusadasi.

Passeggiamo per il lungomare fino al porto (grande nave da crociera attraccata), poi raggiungiamo l’isoletta alla punta del promontorio, l'isola degli uccelli (dove ci riposiamo sorseggiando una birra e ammirando il panorama della città).

Passiamo tutto il pomeriggio a zonzo e a fare shopping, poi rientro in hotel, tuffo in piscina e cena con torta per festeggiare il compleanno di Doriana.
Dopo cena di nuovo in giro per la città fino a notte.

Venerdì 3 luglio – Pergamo – Troia – Canakkale

Altra giornata lunga e impegnativa per cui di nuovo sveglia alle 6.00 e, dopo la prima colazione, partenza alle 7.00. Dirigendoci verso nord passiamo Izmir (non ci fermiamo… peccato) e alle 10.30 circa raggiungiamo l’acropoli di Pergamo sulla collina sovrastante la città moderna, un altro dei bellissimi siti archeologici turchi.
Appena entrati, notiamo sulla sinistra le tombe monumentali erette nel corso del periodo ellenistico e a fianco dei negozi. Çağla ci porta subito ad ammirare l’anfiteatro, uno dei più ripidi del mondo che si affaccia sulla vallata, costruito nel III secolo con una capacità di 10.000 spettatori (splendido).

Dopo averci spiegato le meraviglie che avremmo ammirato nell’acropoli, ci lascia liberi nella nostra visita.
Passando per la piazza notiamo ciò che resta del tempio di Atena, costruito durante il tempo di Eumene II e la famosa Biblioteca di Pergamo.

All'interno l'Acropoli ci sono case, caserme militari e arsenali. Bello il Tempio di Traiano, un edificio in marmo che è stato restaurato da archeologi tedeschi. Altri edifici affascinanti sono il tempio di Dionisio, l'altare monumentale di Zeus (l'originale è esposto presso il Museo di Pergamo a Berlino),e il santuario di Demetrio.

Scendiamo dall’Acropoli e dopo aver sorpassato un insediamento militare, visitiamo l’Asklepion (l'antico complesso medico cioè un ospedale), costruito nel nome di Esculapio, dio della medicina e della sanità nel IV secolo avanti Cristo.
Sotto un sole sempre più cocente, Çağla ci porta a visitare il piccolo teatro con una capienza di 3500 persone, le stanze dove i pazienti venivano guariti con la musica e dal suono dell'acqua, il tempio di Eusculapio e la biblioteca. Tra le curiosità che Çağla ci racconta mi ha colpito il fatto che i sogni dei pazienti venivano analizzati da loro medici-sacerdoti, a scopo terapeutico, e tutto ciò avveniva 2.000 anni prima dalla nascita di Sigmund Freud.

Lasciamo i siti archeologici e dopo la sosta al ristorante per il pranzo, risaliamo la costa Egea (tra l’altro da un promontorio vediamo l’isola greca di Lesbo). Da notare che tutte le case, perfino le più umili hanno sul tetto oltre alla consueta antenna satellitare anche i pannelli solari… ma proprio tutte indistintamente.
Alle 5.00 del pomeriggio arriviamo alle rovine di Troia, la leggendaria città di Omero. Grande delusione, sarà che scopriamo che di città di Troia ce ne sono 9, tutte costruite una sull’altra (quella descritta da Omero doveva essere la quarta) ma praticamente non c’è rimasto quasi niente, (solo un po’ di mura e qualche altro reperto, e un simbolico cavallo di legno (ad escusivo uso dei turisti).

Lasciamo il sito e riprendiamo il viaggio fermandoci per la notte a circa 50 km da Canakkale (proprio all’inizio dello stretto dei Dardanelli) presso l’hotel ______ (sufficiente). Subito una bella nuotata in piscina e poi cena all’aperto accanto alla spiaggia da dove ci godiamo uno stupendo tramonto sullo stretto con tanto di passaggio di una grande nave.

Sabato 4 luglio – Canakkale – Istanbul

Partenza per Istanbul. Raggiungiamo Canakkale da dove ci imbarchiamo sul traghetto per effettuare il passaggio dello stretto dei Dardanelli. Pranziamo alle 11.00 (!) e arriviamo a Istanbul alle 15.00.

Il gruppo si scioglie, ci salutiamo tutti e ringraziamo la bravissima Çağla. Siamo stati benissimo!

 

 

 

 
 
 

torna su

segue con

Istanbul

 

Copyright © 2004-2014 Nino Margiotta | All Rights Reserved | Riproduzione delle fotografie vietata