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.:: (2009) - Istanbul

 

Sabato 4 luglio – Istanbul

Arrivati in hotel, ci siamo rinfrescati e subito dopo siamo usciti, abbiamo preso il tram e ci siamo diretti al porto di Istanbul.
Per prima cosa ci siamo immersi nel bazar delle spezie detto anche Bazar Egiziano (Mısır Çarşısı), molto più piccolo del Gran Bazar visto (superficialmente) il primo giorno, con un centinaio di negozietti con diverse merci che vanno dai formaggi alla carne secca alle marmellate al miele ai dolcetti locali ai profumi e ad un assortimento fantastico di spezie dal profumo intenso: cannella, cumino, zafferano, menta, timo e altre erbe e spezie di ogni genere. Fuori, sulla piazza antistante, ci sono bancarelle di frutta fresca e di frutta secca (tutta ben allineata).

Accanto al bazar sorge la Moschea Yeni di Eminönü, imponente costruzione alta 36 m. con 2 minareti.
Attraversando la strada (oppure passando nei due affollatissimi sottopassaggi anch’essi pieni di negozietti e venditori ambulanti) ci sono i principali attracchi per partenze di battelli dalla città. Caratteristiche le barche che vendono il panino col pesce cotto al momento da improbabili cuochi in costume (il tutto mentre le barche vengono fatte ondeggiare paurosamente) tra le urla dei venditori che richiamano clienti.

Arrivati alle sette, riprendiamo il tram e torniamo in albergo per preparaci per la cena.
Alle otto abbiamo appuntamento con Doriana e Carlo ed insieme, in taxi, raggiungiamo il ristorante “Gelik" (ce l’hanno suggerito da Roma) situato sul lungomare di Marmara a sud-ovest della città. Caratteristica del locale è che si hanno due ristoranti in uno: uno per la carne ed uno per il pesce.
Noi optiamo per il pesce (antipasto, primo, secondo e contorno). A gesti abbiamo indicato quello che volevamo e come lo volevamo. Risultato: ottima cena, pesce squisito, vino delizioso, servizio eccellente e prezzo più che accettabile.

Domenica 5 luglio – Istanbul

Finalmente si è dormito abbastanza. Sveglia alle 8.00 e, dopo colazione al ristorante all’attico dell’hotel (panorama sulla città niente male), siamo pronti per la visita (guidata, offerta dalla nostra agenzia – solo per la mattina) approfondita di Istanbul.
Ci ritroviamo con una coppia del nord Italia insieme ed un signore di circa sessant’anni che parla benissimo italiano (la nostra guida, bravissimo) a At Meydani (piazza dei cavalli), nel quartiere di Sultan Ahmet, attualmente un grande giardino pubblico, dove sorgeva l’antico ippodromo bizantino, in cui si svolgevano le corse delle bighe. Visitiamo i monumenti ancora esistenti: la Fontana dell'Imperatore Guglielmo, opera in pietra che il sovrano tedesco donò al sultano Abdul Hamit II nel 1901 in segno di fratellanza, l'Obelisco di Teodosio, trasportato a Costantinopoli da Karnak (Egitto) nel 390 d.C., la Colonna Serpentina portata da Delfi e la Colonna di Costantino.

Accanto all’ippodromo sorge la cosiddetta Moschea Blu (Sultan Ahmet Camii). La visitiamo (entrata gratis - ci togliamo le scarpe, ci copriamo le gambe con dei teli ed entriamo).
La Moschea Blu, il principale luogo di culto musulmano, il cui nome deriva dalle sfumature verdi e blu delle maioliche che ne tappezzano i muri, risale al XVII secolo ed è anche l'unica ad avere sei minareti.

Usciti dalla moschea e attraversato il giardino (con le belle fontane) arriviamo alla Chiesa Santa Sofia, il massimo monumento cittadino e simbolo dell'architettura bizantina.
E’ circondata da quattro minareti, tra i quali troneggia la grande cupola, bella la fontana per le abluzioni nel cortile esterno. L’ingresso è a pagamento.

Subito dopo chiediamo alla nostra guida di portarci alla Cisterna sotterranea, quindi attraversiamo la strada e entriamo in un piccolo palazzetto (20 Lire turche) e ci ritroviamo dinanzi ad uno spettacolo veramente unico. Con le sue 336 colonne e l'alto soffitto a volta, la Cisterna Basilica è un'opera straordinaria che risale all'epoca bizantina (costruita da Giustiniano), quando fungeva da deposito per le acque della città.

Una passerella permette di visitarla e se si raggiunge il fondo, ci si trova davanti due colonne con alla base un bassorilievo della testa di Medusa.

Ci sono anche i pesci… bellissima!!!
Arrivati a fine mattina salutiamo la coppia che stava con noi e la guida e passeggiamo per l'antico quartiere alle spalle di Santa Sofia (carino e caratteristico).

Infine ci dirigiamo al vicino palazzo Topkapi (circondato da circa 1400 metri di mura) ex residenza dei sultani e centro del potere dell'lmpero Ottomano tra il XV ed il XIX sec. I, oggi uno dei musei più grandi del mondo. Entriamo (20 Lire turche) e ci troviamo all’interno del primo dei quattro cortili che compongono questo labirinto di costruzioni.

Attraversiamo cortile dopo cortile ammirando tra l’altro i tesori Imperiali, i gioielli, le reliquie sacre, gli abbigliamenti, le porcellane e gli arredamenti (tutto molto interessante). Arriviamo fino in fondo (la parte più alta) da dove, tra giardini e chiostri, si gode una fantastica vista panoramica sul Bosforo e sulla città (sia parte europea che asiatica).

Rinunciamo alla visita dell’Harem (altre 20 lire) e lasciamo questo luogo di potere per raggiungere l’imbarcadero da dove partiamo per una mini crociera (2 ore - 9 lire) sul Bosforo (l’ideale sarebbe stato fare la vera crociera ma ci voleva un’intera giornata). La nave costeggia la parte europea della città fino al secondo ponte che la unisce con la parte asiatica, tornando indietro costeggiando per l’appunto la costa asiatica. Bello lo scenario che si presenta dinanzi i nostri occhi, in particolare il palazzo di Dolmabahce (si estende per 600 metri lungo la riva europea del Bosforo) dove è morto Ataturk, fondatore della repubblica turca, il 10 novembre 1938.

Tornati all’imbarcadero decidiamo di visitare la Moschea di Solimano il Magnifico (Süleymaniye Camii), Con la sua cascata di cupole su cui svettano quattro minareti, domina il Corno d'Oro ed è in assoluto la più grandiosa della città. Ormai sera torniamo verso l'albergo e ceniamo in un ristorante vicino.

Lunedì 6 luglio – Istanbul

Abbiamo deciso di dedicare l’intera mattina alla visita della Istanbul moderna, al di là del Corno d’Oro, per cui, dopo colazione, prendiamo il solito tram (TR1) fino al capolinea di Kabataş. Lì prendiamo la funicolare sotterranea (FN2) e dopo due fermate siamo a piazza Taksim, la famosa piazza a forma di stella, crocevia della Istanbul moderna, punto di incontro dei giovani e con al centro il Monumento all’Indipendenza.

Dalla piazza parte la via pedonale Istikal Caddesi, strada di shopping piena di negozi alla moda, librerie antiche, pasticcerie e, nelle strade laterali, un numero infinito di locali ristoranti, birrerie, e kebab. Un antico tram di colore rosso la percorre su e giù. Questa è una zona che di sera diventa il centro mondano della Istanbul moderna, piena di vita e di giovani. Noi invece l’abbiamo percorsa in assoluta tranquillità, vista l’ora, ammirando tra l’altro una bella chiesa in stile inglese. Poi, alla fine della zona pedonale, iniziamo a scendere fine a raggiungere la Torre Galata (costruzione genovese del 1348 alta 62 metri). Ingresso a pagamento e con l’ascensore si arriva al ristorante.

Al piano superiore il night e ancora sopra ci si può affacciare e girando tutt’intorno si gode uno straordinario panorama sulla città ed in particolare sul Corno d'Oro e sul Bosforo.

Dopo la torre ridiscendiamo, attraverso vicoli ripidissimi, verso il ponte di Galata che attraversiamo (per sfuggire al sole cocente) nella sua parte inferiore piena, in entrambi i lati, di ristoranti e bar. Da sottolineare (lo avevamo notato anche i giorni precedenti) i numerosissimi pescatori con relative canne che affollano la parte superiore del ponte.
Arrivati di nuovo al bazar egiziano, ci facciamo un gelato (caratteristici i gelatai con i loro chioschetti mobili ed il modo di girare il gelato), e ci inoltriamo per i vicoli alle sue spalle. Saliamo passando tra vie e vicoli affollatissimi e pieni di negozi.

Ci soffermiamo a guardare le tante merci esposte, la tantissima e variegata popolazione di Istanbul (con anche tanti turisti) che affolla la zona. Alla fine quasi senza accorgersene siamo arrivati al Gran Bazar. Per cui decidiamo di passare il tempo rimanente al suo interno per fare gli ultimi acquisti.

A sera torniamo nel quartiere di Sultanahmet dove mangiamo, in un ristorantino di poche pretese, un favoloso kebab.
 

Martedì 7 luglio – Istanbul - Roma

Alle 7.30 siamo in aeroporto dove alle 9.00 (ora locale) partiamo con il volo TK1861 per Roma dove arriviamo alle 10.40.
Debbo dire che la Turchia ci ha favorevolmente colpiti, abbiamo visto posti straordinari e pieni di storia.
In fatto di turismo i turchi sono molto organizzati e ci contano tanto per la loro economia. La popolazione è cordiale e si nota molto la loro voglia di entrare a far parte dell’Europa.
Altra cosa che ci ha colpito sono i muezzin che dagli altoparlanti dei minareti delle moschee richiamano i fedeli alla preghiera per ben cinque volte al giorno. Vi lascio immaginare l’effetto che fa su quelli che li sentono alle 5.00 di mattina.
Niente da dire… fine di una bella ed interessante vacanza.

 

 

 

 
 
 

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