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.:: (2009) - Cracovia

     

Viaggio nel centro dell'Europa tra fede e orrore

     

gruppo vacanze "Margiotta"Deciso, si parte per la Polonia e precisamente per Cracovia tra le più belle città dell'est Europa. Alla fine siamo in otto: io, Antonietta, sua sorella Barbara, Valentina, Clara con il marito Peppe e le loro figlie Ilaria e Dalida. A dicembre acquistiamo i biglietti andata e ritorno per Katowice con la Wizzair (30 € a persona) e prenotiamo 4 appartamenti con Booking.com a Floriańska Apartment House in via Floriańska 39 (centralissima) con relativo trasfer dall’aeroporto di Katowice a Cracovia e viceversa al costo di 900 Złoty.

Giovedì 19 marzo - Roma - Katowice - Cracovia

Il volo era previsto con partenza da Ciampino alle ore 20.30 ma causa sciopero controllori di volo in Francia partiamo da Fiumicino a mezzanotte e 40.

Arriviamo alle 2.30 e troviamo il nostro autista (gentilissimo) che ci aspettava. Troviamo anche la neve e un freddo niente male. Finalmente alle 4 arriviamo a destinazione (nonostante l’inconveniente, il ritardo non ha influito sul nostro programma, ci abbiamo rimesso solo qualche ora di sonno).

Venerdì 20 marzo - Cracovia

Alle 9 siamo pronti per visitare la città.

Fa freddo e minaccia neve. Facciamo il cambio che risulta molto favorevole (in media durante il nostro soggiorno 1 € corrispondeva a 4,5 Złoty). Nell’office dell’albergo con Thomas ci mettiamo d’accordo per prenotare lo stesso minivan del trasfer per sabato e domenica, quindi alla modica cifra di 1550 Złoty, praticamente 40 € a testa, abbiamo a disposizione la macchina per portarci a Częstochowa– non era prevista, ma vista l’occasione… -, ad Auschwitz-Birkenau, alla miniera di sale (compreso biglietto di entrata) e a tutto quello che ci veniva in mente durante i tragitti.

L'atmosfera della città è magica ed il centro si gira a piedi. Iniziamo ammirando la porta di Florianska, dedicata a San Floriano, con il suo Barbacane. La porta è l'unica rimasta ancora in piedi, tra le tante che si aprivano nella cinta muraria medievale della città. Percorriamo via (ulica) Floriańska ovvero la strada reale (la via principale del centro storico, interamente pedonale) e arriviamo alla Piazza Centrale, o Piazza del Mercato. Si dice che sia la piazza medievale più grande d'Europa. E' il cuore pulsante della città. Entriamo in un Bar per la colazione (buono il caffè e ottimi i dolci).

Al centro della piazza, sorge l'antico Mercato dei Tessuti (Sukiennice), un bell'edificio nel cui piano terra ci sono bancarelle di souvenirs (rimandiamo lo shopping al sabato sera visto che sono aperti sempre fino alle 20.00). Ci sono anche altre bancarelle, tra cui fiori e cibo, in tutta la piazza.

Nella piazza fanno bella mostra di se anche la Torre del Municipio (alta 70 metri e con una leggera inclinazione di 55 centimetri), in posizione obliqua la bellissima chiesa gotica di S. Maria, con i due caratteristici campanili di differente altezza (allo scoccare di ogni ora, da tutte e quattro le finestre del campanile della chiesa, un trombettiere suona l'heinal - la chiamata a raccolta - rievocando l'evento storico in cui la sentinella posta a guardia della città, avvisando con la tromba dell'arrivo dell'invasione tartara, venne trafitta da una freccia alla gola, interrompendo bruscamente il suo segnale) e la Chiesa di San Adalberto una delle più antiche dell’Europa centrale nel cui interno si trova il museo della Piazza del Mercato.

Poi percorriamo via Grodzka e via Kanonicza, ricche di edifici storici risalenti al XIV e XV secolo e arriviamo alla collina di Wawel (alta 228 metri sulla riva settentrionale del fiume Vistola) con il suo Castello che per secoli è stato un punto chiave per il regno polacco.

L'accesso al castello è in parte gratuito in parte a pagamento. Nel complesso del castello oltre al Palazzo Reale c’è la Basilica dei Santi Stanislao e Venceslao che è anche la Cattedrale di Cracovia (veramente bella). Qui si trovano sepolti i più importanti regnanti polacchi e inoltre, conserva le reliquie di San Stanislao e l'imponente campana di Sigismondo, risalente al 1520, che viene suonata in occasioni speciali come l'elezione di un papa. Finita la visita al castello, tralasciamo “la grotta del drago” che è a pagamento e molto turistica (il drago del Wawel è il simbolo della città, si trova su tutti i souvenir...), e ci incamminiamo verso il quartiere ebraico (Kazimierz).

Assaliti dalla fame ci fermiamo a mangiare un kebab (buono e abbondante) e a bere una birra (ottima), poi iniziamo la visita del quartiere che tra l’altro è stato la location dove Spielberg ha girato Schindler's list. Passeggiamo lungo le sue caratteristiche strade vedendo diverse sinagoghe e arrivando fino alla Vistola. Nel nostro girovagare ogni tanto entravamo nel Planty (il parco che si snoda per il vecchio tracciato delle mura, circondando tutta la città vecchia).
Il freddo si fa sentire e inizia a nevicare con grandi fiocchi.

Rifacciamo il percorso inverso, tornando verso l’albergo e sostando spesso e volentieri in vari negozi.

A sera in un’atmosfera da favola con la neve che scende raggiungiamo il nostro albergo.

Per cena siamo andati in un ristorante consigliatoci da Thomas nella parallela di via Floriańska dove per 10 € abbiamo mangiato bene e abbondantemente. Alcuni di noi hanno assaggiato il piatto tipico i “pierogi” (tortelloni di pasta riempiti con carne - io - o verdure), veramente buoni.
A fine sera passeggiata per la strada reale e rimaniamo colpiti dall’animosità che vediamo, tantissima gente in giro e soprattutto giovani (a Cracovia ci sono 170.000 studenti) che passano da un locale all’altro fino a notte inoltrata.

Sabato 21 marzo - Częstochowa - Aswitz - Birkenau

Ore 8.30, si parte destinazione Częstochowa (circa 150 Km). Durante il tragitto il nostro autista lascia l’autostrada e si inoltra in un bosco.

Ci guardiamo perplessi ma con nostro stupore e soddisfazione scopriamo che, viste le domande di Valentina su alcuni castelli che aveva visto sulla guida, l’autista ci porta all’interno del Parco di Ojców, il più piccolo dei parchi nazionali polacchi.

Ci troviamo immersi in boschi innevati e in un’atmosfera da favola. Ci fermiamo presso un castello immerso nella neve (spettacolare), poi vediamo la famosa Clava di Ercole (una roccia modellata appunto come una clava) una chiesa costruita sul fiume e altri castelli tra cui il castello reale di Pieskowa Skała. Giriamo per circa 2 ore all’interno del parco, veramente bello!

Nella tarda mattinata arriviamo al Santuario di Jasna Gora di Częstochowa dove è conservata l’immagine della Madonna Nera con il Bambino. La cosa che ci impressiona di più è la miriade di giovani (età media 20 anni) che affolla il Santuario.

Grazie a Clara e Valentina conosciamo Suor Teresita (una suora polacca che parla benissimo italiano) che si offre di farci da guida: ci spiega tutto sul Santuario e sulla sua storia, ci porta a vedere da vicinissimo (passando da dove non si poteva) il quadro della Madonna col Bambino ed infine ci porta al museo (facendoci fare di nascosto la foto al “vestito di ambra” – lo cambiano ogni 6 mesi, questo è il penultimo).

Senza di Lei avremmo visto molto poco tanta era la gente (figuriamoci la domenica).

Lasciata Częstochowa arriviamo nel pomeriggio a Oświęcim (in tedesco Auschwitz) che si trova a circa 60 chilometri ad ovest di Cracovia.

E adesso ci facciamo del male... iniziamo la visita del Campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau.
Si tratta in realtà di due campi di concentramento vicini.
Entriamo in quello di Auschwitz dal famigerato cancello con la scritta “il lavoro rende libero” e ci troviamo a visitare in assoluto silenzio, provando vergogna e rancore, i vari blocchi (il n. 4 dedicato allo sterminio, il 5 al saccheggio, il 6 alla vita dei prigionieri, il 7 alle condizioni igienico sanitarie e l’11 chiamato blocco della morte) in cui vediamo cose allucinanti come le stanze piene di scarpe, di capelli, di valigie, di vestitini di bambini… per non parlare dei forni.

Non ci basta, a 3 Km di distanza c’è il campo Auschwitz II noto come Birkenau.

Lì sono rimaste alcune baracche, i reticolati, le torrette di guardia ed il famoso ingresso con rotaia reso famoso dalla scena del treno che entra nel campo del film Schindler's list. Birkenau (grande almeno 4 volte Auschwitz) da proprio l’idea di un campo di concentramento, immerso com’è nella piatta campagna polacca.

Torniamo a Cracovia lasciando questi luoghi con tanta tristezza nell’animo.
Serata dedicata allo shopping diviso tra l'antico Mercato dei Tessuti e la via reale. Cena all’ormai “nostro” ristorante e passeggiata finale nonostante il freddo pungente.

Domenica 22 marzo - Wieliczka - Cracovia - Roma

Ultimo giorno in Polonia. Alle 9.20 carichiamo i bagagli nel minivan e partiamo per Wieliczka (10 km a nord-est di Cracovia) per vistare una delle più antiche miniere di sale ancora operative al mondo, patrimonio mondiale dell'umanità UNESCO.

Le visite sono possibili solo con la guida (c’è anche in italiano) ed il percorso “obbligato” dura oltre 2 ore.
L’itinerario turistico copre una piccola parte della miniera: all’inizio si scende fino al I livello, a 64 m di profondità,  per raggiungere alla fine il III livello, a 135 m di profondità, passando per 22 grotte collegate da ca. 2 km di gallerie. All’interno ci sono statue di figure storiche, mitiche e di minatori tutte scolpite direttamente nel sale.

La miniera presenta anche stanze decorate, cappelle e laghi sotterranei. Notevole la Cappella di Santa Kinga (profondità 91,6 m in alto e 101,4 in basso) all’interno della quale vengono celebrati anche matrimoni.

Finita la visita mangiamo in un ristorante vicino (bello e ottime bistecche a poco prezzo). Prima di tornare a Katowice, il nostro autista ci porta a fare un altro giro per Cracovia.
Ci fermiamo davanti a ciò che resta della fabbrica di Schindler, al momento chiusa ma da settembre 2009 diventerà un museo (ci aspettavamo qualcosa di più), poi passiamo per la piazza del Ghetto (Plaza Zgody), ovviamente rimessa a nuovo, che presenta una serie di grandi sedie-monumento in ricordo delle tante persone che lasciarono le loro case portando con sé sedie di legno e oggetti cari abbandonati poi nello spazio ampio della piazza.

Dopo un giro panoramico sulla Vistola (con veduta sul castello di Wawel), lasciamo Cracovia direzione aeroporto di Katowice dove arriviamo poco dopo le 16.00. Questa volta volo regolare e arrivo a Roma in perfetto orario alle 20.00.

Fine di un bel viaggio.

Nonostante il freddo siamo stati benissimo, abbiamo visitato luoghi affascinanti, suggestivi e anche angoscianti.
Il gruppo è stato veramente un “gruppo”.

Un ringraziamento particolare a Valentina la nostra “interprete” ufficiale.

 

i nostri appartamenti

Barbacane

l'uomo insegna

 

 

 
 
 

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