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															Sabato 24 agosto 
															- Roma - Marina di 
															Melendugno | 
														 
													 
													
													Sveglia 
													
													presto, e alle 7 e mezzo 
													circa partiamo.   
													
													
													Autostrada del sole, poi 
													tagliamo sull’adriatica e 
													dopo un paio di piccole 
													soste per far sgranchire le 
													zampe a Picasso, alle 11 e 
													30 arriviamo a Bitonto (10 
													km prima di Bari) il paese 
													natio di Antonietta. 
													Facciamo una sosta al 
													cimitero per un saluto al 
													papà di Antonietta e 
													ripartiamo. Picasso 
													nonostante tutto si comporta 
													abbastanza bene, lo facciamo 
													mangiare, bere e sgambettare 
													subito prima di prendere la 
													Bari-Brindisi.   
													
													
													Poi direzione Lecce. Sarà il 
													caldo (nonostante l’aria 
													condizionata), la stanchezza 
													ed il grande traffico (pare 
													che quest’anno tutti gli 
													italiani hanno deciso fare 
													le vacanze nel Salento), ma 
													sembra che non si arrivi 
													mai.   
													
													Arrivati a Lecce 
													prendiamo la tangenziale est 
													e, dall’uscita 9b, ci 
													dirigiamo verso Melendugno e 
													la sua famosa marina. 
													Finalmente alle quattro 
													arriviamo a destinazione.
													 
													
													Prima perplessità: 
													l’agriturismo e 
													fondamentalmente un 
													campeggio. Il bungalow che 
													ci assegnano non è di legno 
													ma nonostante ciò decidiamo 
													di rimanere perché è molto 
													comodo, pratico e spazioso 
													per Picasso. 
													
													
													Notiamo tra l’altro un 
													grande fermento nel 
													campeggio che è pieno 
													nonostante l’orario sia più 
													da mare. Capiamo subito il 
													perché appena vediamo un 
													pullman fermarsi e caricare 
													tanta gente: c’è la notte 
													della Taranta a Melpignano.
													 
													
													Se non fosse per 
													Picasso saremmo andati anche 
													noi. 
													
													Appena ci siamo 
													sistemati abbiamo ripreso la 
													macchina e in cinque minuti 
													arriviamo alla famosa 
													e affollata spiaggia di Torre dell’Orso. 
													Altra perplessità: 
													all’ingresso faceva bella 
													vista un cartello che 
													riportava una recentissima 
													legge regionale che impediva 
													l’ingresso ai cani nelle 
													spiagge libere. Rabbuiati 
													giriamo un po’ per la 
													cittadina (frizzante e piena 
													di gente) e andiamo a cena 
													al ristorante “Dietro 
													l’angolo”, da evitare 
													assolutamente: acqua 
													depurata spacciata per 
													frizzante, pasta precotta e 
													pesce di pessima qualità (il 
													mio calamaro alla griglia, 
													rimandato indietro, 
													puzzava…).  
													
													Certo che come primo 
													giorno la vacanza non 
													promette bene ma per fortuna 
													poi ci ricrederemo su tutto.
													 
													
														
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															Domenica 25 
															agosto - Otranto 
															- Martano | 
														 
													 
													
													Decidiamo di andare a visitare Otranto, per cui percorriamo la 
													litoranea e alle 9.00, dopo 
													circa 20 Km arriviamo in 
													questa splendida città 
													marinara situata sul canale 
													omonimo che è anche la città 
													posta più ad est d’Italia. 
													Parcheggiamo in un grande 
													parcheggio pubblico (a 
													pagamento) e subito dopo ci 
													troviamo sul lungomare degli 
													Eroi (veramente bello). Ciò 
													che più ci colpisce sono il 
													bianco delle case e il 
													turchese del mare, uno dei 
													più limpidi e trasparenti 
													d’Italia.  
													
													
													Subito dopo aver 
													passato i giardini comunali 
													attraversando la Porta Terra 
													entriamo nella cittadella e 
													dalla Porta Alfonsina ci 
													ritroviamo nel vivo delle 
													viuzze del centro, strette 
													stradine lastricate con 
													pietra viva. Passiamo tutta 
													la mattina visitando la 
													Cattedrale, vero capolavoro 
													d’arte al cui interno si 
													trovano  il celebre mosaico 
													pavimentale, opera 
													straordinaria in stile 
													romanico con al centro il 
													celeberrimo albero della 
													vita, e sette enormi armadi 
													dove sono conservate le ossa 
													ed i teschi dei martiri di 
													Otranto, gli oltre 800 
													abitanti della città che nel 
													1480 furono trucidati dai 
													turchi; il possente Castello 
													voluto da Federico II di 
													Svevia nel 1226 e modificato 
													in seguito da Aragonesi (XV 
													sec.) e dall'imperatore 
													Carlo V (XVI sec.), chiamato 
													anche Forte a Mare, che 
													domina tutta la baia di 
													Otranto e dai cui bastioni 
													abbiamo cercato di vedere le 
													coste dell’Albania (ci hanno 
													assicurato che con la 
													giornata giusta ci si 
													riesce).  
													
													
													Bella anche la 
													Basilica di S. Pietro, ma la 
													cosa più bella è certamente 
													il passeggio per il borgo 
													antico, uno dei più belli 
													d’Italia, con la sua arteria 
													principale Corso Garibaldi, 
													costellato di botteghe e 
													piccoli negozi, con 
													artigianato locale e altri 
													prodotti esposti e aperti 
													fino a tarda sera, Piazza 
													del Popolo con la Torre 
													dell’Orologio e la Porta a 
													Mare.  
													
													
													Ma quello che 
													veramente ci ha più colpiti 
													è vedere gli abitanti di 
													Otranto che tranquillamente 
													escono da casa e con un telo 
													si recano a mare a fare il 
													bagno in un’acqua da fare 
													invidia a qualsiasi rinomata 
													località turistica. 
													
													
													Pranziamo con la classica Pita pugliese (ottima) e poi torniamo 
													all’agriturismo anche perché 
													il tempo non promette niente 
													di buono, infatti nel primo 
													pomeriggio piove. 
													 
													
													Appena smesso ci facciamo un giro in macchina e arriviamo a 
													Martano, il più grande paese 
													dei 9 che compongono l’area 
													Grecia Salentina (nel 
													dialetto si conserva il 
													greco).  Giriamo un po’ 
													nella piazza, facciamo un 
													happy hour ammirando le 
													fortificazioni e la Chiesa 
													parrocchiale. 
													
													
													A sera andiamo a cena al ristorante “Il Peschereccio” di Borgagne, 
													ottimo sia il locale che il 
													servizio. Tutto a base di 
													pesce freschissimo e a 
													prezzo ragionevole, 
													vivamente da consigliare 
													tant’è vero che decidiamo di 
													tornarci anche l’indomani.
													 
													
														
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															Lunedì 26 
															agosto - Lecce - 
															San Foca | 
														 
													 
													
													
													Giornata dedicata alla 
													visita di Lecce (conosciuta 
													anche come la “Firenze del 
													Sud”). Partiamo presto e 
													dopo mezz’ora siamo nel 
													centro storico di questa 
													città, dall’importante 
													storia e simbolo di 
													architettura barocca, 
													presente praticamente 
													ovunque. La pietra locale 
													infatti, la cosiddetta 
													“pietra leccese”, si presta 
													molto alla creatività più 
													stravagante e ha favorito la 
													nascita di uno stile 
													innovativo, noto come 
													barocco leccese. 
													
													
													
													Infatti 
													passeggiando per le vie del 
													centro abbiamo ammirato 
													bellissimi esempi della 
													lavorazione di questa pietra 
													in monumenti, chiese, 
													balconi e terrazzi di 
													abitazioni private. Nel 
													nostro percorso (da est ad 
													ovest) abbiamo visto tra le 
													tante attrazioni la Basilica 
													di Santa Croce, la piazza 
													Sant’Oronzo, la piazza 
													principale con la 
													pavimentazione in mosaico 
													dove è rappresentato lo 
													stemma della città, che, 
													visto i festeggiamenti del 
													santo patrono per l’appunto 
													sant’Oronzo dal 24 al 26 
													agosto, era piena di 
													luminarie.  
													
													
													Considerata il 
													salotto della città, la 
													piazza ospita oltre alla 
													colonna di Sant’Oronzo 
													diversi importanti edifici 
													come l’Anfiteatro romano, il 
													palazzetto del Sedile, la 
													chiesetta di San Marco e la 
													chiesa di Santa Maria delle 
													Grazie.  
													
													
													
													Proseguendo arriviamo 
													all’affascinante Piazza del 
													Duomo, circondata da 
													numerosi edifici tra cui 
													spiccano la facciata della 
													Chiesa di Santa Maria 
													dell’Assunta, nota come il 
													duomo, e il quattrocentesco 
													Palazzo Vescovile.  
													
													
													Siamo 
													arrivati fino a Porta 
													Napoli, una sorta di arco di 
													trionfo che segna l’entrata 
													ovest nel centro storico 
													della città. 
													
													
													Favorevolmente colpiti dalla bellezza della città siamo rimasti 
													fino a metà pomeriggio, 
													dopodiché abbiamo raggiunto 
													San Foca, piccola località 
													turistica con scogliere, due 
													spiagge e un piccolo porto 
													turistico (subito a nord di 
													Torre dell’Orso), dove ci 
													siamo fatti il bagno (tra le 
													scogliere) con Picasso che 
													tranquillo ci guardava. 
													
													
													A sera poi siamo tornati al ristorante “Il Peschereccio” di 
													Borgagne… altra ottima cena 
													a base di pesce! 
													
														
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															Martedì 27 
															agosto - 
															Gallipoli | 
														 
													 
													
													
													Continuiamo a girare per il 
													Salento, per cui giornata 
													dedicata alla costa 
													occidentale e più 
													precisamente Gallipoli. Dopo 
													un’ora circa di viaggio 
													arriviamo e (fortunatissimi) 
													parcheggiamo a meno di 50 
													metri dal ponte che unisce 
													la Città Vecchia, situata su 
													di una piccola isola 
													rocciosa e la Città Nuova, 
													estesa su di uno stretto 
													promontorio.  
													
													
													
													Attraversiamo 
													il ponte e ci immergiamo 
													nella Città Vecchia con le 
													sue strette stradine, il 
													bianco della calce e il 
													beige della pietra tufacea a 
													dominare l’intricato tessuto 
													di vicoli alternati a 
													improvvise vedute sul mare. 
													Al centro domina la bella 
													Cattedrale di Sant’Agata, 
													con facciata barocca 
													tipicamente in stile leccese 
													ed un interno interessante, 
													mentre verso la punta 
													occidentale troviamo una 
													coppia di chiese affiancate, 
													la Chiesa del SS. Rosario e 
													l’adiacente confraternita 
													del SS. Crocefisso, poste a 
													poca distanza dalla Chiesa 
													di Santa Maria degli Angeli. 
													 
													
													
													
													Dal promontorio più 
													occidentale si possono 
													vedere le vicine isole del 
													Campo e di Sant’Andrea. 
													Altre attrattive sono la 
													Fontana Greca (costituita da 
													due facciate), il Rivellino 
													(una torre fortificata che 
													aveva la funzione di difesa 
													della città) e il Castello 
													Angioino (base quadrata, con 
													quattro torri disposte in 
													corrispondenza degli 
													angoli). 
													
													
													Gallipoli è attualmente una 
													delle mete turistiche più 
													ambite del Salento, infatti 
													era talmente affollata che 
													facevamo fatica a camminare 
													tra le piccole vie del 
													centro pieno di negozi, bar 
													e ristoranti. 
													
													
													Il 
													litorale jonico, su cui si 
													trova Gallipoli, è composta 
													da bianche dune e spiagge 
													molto frequentate tra cui 
													spiccano la Baia Verde e la 
													Punta della Suina. 
													
													Nel 
													tardo pomeriggio lasciamo 
													Gallipoli e torniamo alla 
													base.  
													
													
													Visto il vento e la minaccia 
													di pioggia, decidiamo di 
													cenare nel ristorante 
													dell’agriturismo: menù a 
													base di carne (buono ma non 
													eccezionale). 
													
														
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															Mercoledì 28 
															agosto - Alimini 
															- Torre Sant'Andrea | 
														 
													 
													
													Giornata 
													dedicata al mare. Partiamo 
													presto e raggiungiamo, 
													vicino Otranto, la Baia dei 
													Turchi, una delle spiagge 
													più belle del Salento con 
													sabbia bianca e fina che non 
													ha nulla da invidiare alle 
													spiagge internazionali più 
													in voga. E’ chiamata così 
													perché ci sbarcò l’esercito 
													turco durante l’assedio di 
													Otranto (luglio-agosto 
													1480). Si raggiunge dopo 
													aver camminato tra alberi di 
													pino e macchia mediterranea. 
													
													
													
													Peccato però al solito 
													cartello di divieto per i 
													cani! Delusi, lasciamo la 
													spiaggia e tornando indietro 
													ci fermiamo alla Spiaggia 
													degli Alimini, che prende il 
													nome dai due laghi 
													retrostanti Alimini Grande e 
													Alimini Piccolo. La spiaggia 
													(sei Km di sabbia finissima) 
													è attraversata da una lunga 
													catena di dune che la separa 
													da una fitta pineta. 
													 
													
													
													Finalmente nessun cartello! 
													Ci sistemiamo e Picasso 
													resta per alcune ore 
													tranquillamente sotto 
													l’ombrellone mentre noi a 
													turno ci facciamo il bagno, 
													anche se il tempo non è 
													propriamente bello, in 
													quest’acqua bella e limpida.
													 
													
													
													Era ora! Assistiamo anche ad 
													un salvataggio con 
													l’elicottero ad una barca 
													che ha preso fuoco. 
													 
													
													
													
													Essendo il primo giorno di 
													spiaggia in particolar modo 
													per Picasso, decidiamo di 
													tornare in agriturismo nel 
													primo pomeriggio. Più tardi 
													ci facciamo una passeggiata 
													alla vicina torre 
													Sant’Andrea, piccolissimo 
													paese con una piccola baia 
													di sabbia scura e con 
													meravigliose scogliere e 
													faraglioni… tutto molto 
													bello! 
													
													
													Per cena abbiamo preso la 
													pizza dalla più famosa 
													pizzeria di Torre dell’Orso: 
													Vesuvio 3. Ottima! 
													
														
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															Giovedì 29 
															agosto - Santa 
															Maria di Leuca | 
														 
													 
													
													
													Continuiamo a girare per il 
													Salento… si parte 
													destinazione Santa Maria di 
													Leuca che raggiungiamo dopo 
													più di un’ora di viaggio.
													 
													
													
													
													La cittadina, frazione del 
													comune di Castrignano del 
													Capo è l’estremo lembo della 
													Puglia, chiamata anche 
													“finibus terrae” ovvero ai 
													confini della terra dove si 
													incontrano il mar Adriatico 
													ed il mar Jonio.  
													
													
													Parcheggiamo e ci facciamo 
													una bella passeggiata sullo 
													splendido lungomare fino ad 
													arrivare ad osservare da 
													vicino Punta Ristola, 
													l’estremo lembo meridionale 
													del Salento.  
													
													
													
													Dall’altro capo della baia 
													invece c’è il promontorio 
													chiamato Punta Meliso, alla 
													cui sommità
													
													
													sorge la splendida Basilica 
													di Santa Maria de 
													Finibus Terrae e poco 
													distante il
													
													
													faro. 
													
													
													dopo alcuni giri all'interno 
													della cittadina, 
													raggiungiamo per l’appunto 
													la Basilica (piazza Giovanni 
													XXIII) sorta su un antico 
													tempio dedicato alla Dea 
													Minerva e meta di numerosi 
													pellegrinaggi, 
													caratterizzata all’esterno 
													dai tre portoni in bronzo, 
													opera dello scultore Armando 
													Marrocco.  
													
													
													
													Nel piazzale esterno della 
													chiesa si eleva una alta 
													colonna, su cui si erge la 
													statua della Vergine. 
													Interessante è anche la 
													Scalinata Monumentale, due 
													rampe di scale, ognuna di 
													300 gradini che collegano il 
													Santuario con il porto 
													vecchio. 
													
													
													Il promontorio è certamente 
													il luogo ideale dove 
													scattare una foto d’insieme 
													della città oltre che un 
													ottimo posto panoramico. 
													
													
													
													Ritorniamo verso la nostra 
													base e ci fermiamo di nuovo 
													alla vicina Torre dell’Orso 
													dove nella splendida 
													insenatura  sorgono due 
													faraglioni. Sono due scogli 
													molto simili tanto che la 
													gente del posto li chiama le 
													due sorelle, in quanto 
													secondo la leggenda due 
													splendide fanciulle che, per 
													sfuggire alla calura del 
													giorno, si recarono sulla 
													scogliera di Torre dell’Orso 
													per potersi rigenerare con 
													la fresca brezza. Una delle 
													due sorelle, quasi ammaliata 
													dall’odore di salsedine, si 
													lanciò nel vuoto. Una volta 
													in acqua, invocò l’aiuto 
													dell’altra sorella che era 
													rimasta sulla scogliera. 
													Anche lei e a sua volta si 
													gettò in mare nel tentativo 
													di strappare dalle onde la 
													sorella ma, il loro destino 
													era ormai segnato Le grida 
													disperate delle ragazze 
													vennero udite da un 
													pescatore che, giunto sul 
													luogo, non trovò altro che 
													due enormi scogli che si 
													ergevano dal mare verso il 
													cielo, nel pallido tentativo 
													di un abbraccio. Battezzò 
													così le due strutture 
													rocciose con il nome di Le 
													due sorelle, che continuano 
													quindi a vivere nella 
													leggenda di quei due scogli. 
													
													
													Dopodiché di nuovo cena  al ristorante dell’agriturismo. 
													
														
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															Venerdì 30 
															agosto - Alimini 
															- Otranto | 
														 
													 
													
													Ultimo giorno pieno nel Salento, per cui decidiamo di passarlo al 
													mare, per cui raggiungiamo 
													di nuovo la spiaggia di 
													Alimini (questa volta la 
													giornata è decisamente 
													bella). Picasso sembra ormai 
													a suo agio e resta di nuovo 
													tranquillo sotto 
													l’ombrellone per tutto il 
													tempo.  
													
													
													Dopo innumerevoli bagni rientriamo nel tardo pomeriggio 
													all’agriturismo e ci 
													rilassiamo guardando Picasso 
													che gioca con altri due 
													cagnolini che nel frattempo 
													sono arrivati nel bungalow 
													vicino il nostro. 
													
													La sera decidiamo di tornare nel luogo che ci ha colpiti più di 
													tutto: Otranto. 
													
													Passeggiamo nelle affollatissime strade del borgo (più trafficate 
													dell’altro giorno) e dopo 
													aver ben cenato, purtroppo, 
													lasciamo verso mezzanotte 
													questa perla del Salento. 
													
														
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															Sabato 31 
															agosto - Ostuni 
															- Roma | 
														 
													 
													
													
													Dopo colazione partiamo per 
													tornare a Roma, ma prima ci 
													fermiamo a visitare un’altra 
													perla della Puglia: Ostuni. 
													
													
													Lasciamo la Brindisi-Bari e 
													dopo pochi kilometri tra gli 
													uliveti sorge sulla cima di 
													un colle la cosiddetta 
													“città bianca” per il colore 
													dovuto dalla calce dei suoi 
													edifici e delle mura di 
													cinta, costruita con ogni 
													probabilità, circa duemila 
													anni fa, sui resti di una 
													città più antica. 
													 
													
													
													
													Ostuni venne dominata dai 
													Bizantini, presa dai 
													Normanni nel 1071, fu 
													possedimento degli Aragonesi 
													e di seguito attribuita alla 
													contea di Lecce, al 
													principato di Taranto e al 
													ducato di Bari (dal 1507), 
													attraversando periodi di 
													grande floridezza. 
													
													
													
													Arriviamo nel centro storico 
													alle porte del borgo 
													medioevale e Parcheggiamo (con fortuna), 
													vicino Piazza della Libertà, 
													su cui si affaccia il 
													Palazzo del Comune, 
													inizialmente convento 
													francescano, e dove si erge 
													la settecentesca Guglia di 
													Sant’Oronzo del 1771, con il 
													Santo patrono che benedice e 
													protegge la città.  
													
													
													
													Quindi 
													
													iniziamo 
													una piacevole passeggiata 
													tra i vicoli e le bellezze 
													architettoniche del nucleo 
													storico della città (rione 
													Terra), tuttora circondato 
													dai bastioni aragonesi del XV secolo e che si sviluppa 
													intorno alla Cattedrale, 
													iniziata nel 1445 e 
													terminata tra il 1470 e il 
													1495. Vicino c'è l'originale 
													struttura dell'"Arco Scoppa". 
													
													
													
													Altri edifici religiosi 
													degni di nota sono la 
													settecentesca Chiesa di San 
													Vito Martire, in stile 
													rococò, la Chiesa 
													dell’Annunziata, nella parte 
													moderna, e la cinquecentesca 
													Chiesa di Santa Maria degli 
													Angeli, detta anche chiesa 
													dei Cappuccini.  
													
													
													
													Lasciamo Ostuni 
													favorevolmente colpiti dalla 
													sua bellezza e dal panorama 
													che si gode dai suoi 300 
													metri di altezza e che 
													spazia sul litorale 
													adriatico. 
													
													
													
													Proseguiamo il 
													viaggio facendo un’altra 
													sosta ad Andria 
													per visitare, a Castel del 
													Monte, il famoso Castello 
													costruito da Federico II di 
													Svevia a forma ottagonale 
													con ai vertici altrettanti 
													torri sempre di forma 
													ottagonale, unico in Italia.
													 
													
													
													Fine della vacanza con 
													arrivo a Roma in tarda 
													serata.  |